martedì 16 giugno 2020

DICIAMO SI ALLA PLASTICA!?

Premessa: in questa riflessione non troverete delle risposte, ma solo domande, domande sul noi e sul nostro modo di comportarci. Ci stiamo chiedendo il perché l'essere umano si comporta in un certo modo, ma purtroppo ancora non ci siamo riusciti a dare una spiegazione. Quindi, caro lettore, se non ti senti pronto a metterti in discussione non continuare a leggere.

L'essere umano è un essere vivente incredibile, capace di tutto e di niente, capace di costruire con amore e distruggere con disprezzo, coerente e incoerente negli stessi atteggiamenti. Che incredibile creatura! L'essere umano, soprattutto quello più moderno, ha cambiato modo di interpretare il proprio essere e il proprio volere
Notiamo spesso la difficoltà delle persone nel fare una scelta, di prendere una decisione, anche la più banale. Ci accorgiamo che il grosso dilemma è: "faccio questo perché è la cosa "giusta"? o faccio questo perché è quello che voglio?"
Ora ognuno di voi ci dirà: "faccio questo perché è quello che voglio!"; ma siete sicuri di essere sinceri? ma non con noi, con voi stessi. Siete sicuri che non avreste fatto la "scelta più giusta"?



Attenzione, non stiamo dicendo che fare la scelta "giusta" sia sbagliato, perché ovviamente dipende da moti fattori, ci riferiamo al fatto di soffocare sempre la nostra felicità nel momento in cui c'è possibilità di scelta.

Vi diciamo questo perché ci siamo accorti che il giudizio delle persone che ci circondano ci condiziona talmente tanto, da ritenere una scelta "giusta" solo se è condivisa anche dagli altri, soffocando quello che è il nostro reale desiderio. Sono veramente poche le persone che riescono a mettere se stessi e i propri desideri davanti il giudizio, spesso universale e insindacabile, di un altra persona. La maggior parte della gente tenta di fare la scelta più giusta per sentirsi approvata dagli altri, ritrovandosi alla fine con qualche "bravo" ma con tanta insoddisfazione, o peggio ancora, finta felicità.


" E se la vera libertà non fosse il fare sempre ciò che si vuole ma riuscire a non farsi condizionare dal giudizio altrui? "
- F.F.

So che vi starete chiedendo cosa centra questo ragionamento "filosofico" con l'inquinamento da plastica e so che molti avranno già tolto perché ci reputano degli sconclusionati. Però, a voi che siete arrivati fin qui, vi vogliamo fare i complimenti, ora vi spiegheremo.



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Partendo proprio da questo assurdo complesso che si fa la mente umana, ci chiediamo come sia possibile che si tenda invece a invertire il modo di comportarsi quando si tratta di tutela dell'ambiente.
Perché nei confronti dell'inquinamento da plastica non si fa la scelta più giusta prediligendo invece quella prettamente personale? perché decidiamo di mettere la nostra "comodità" davanti invece di pensare a fare la cosa più giusta? Perché ci condiziona così tanto il sentirsi dare "dell'ambientalista", come se poi fosse un insulto, nel momento in cui decidiamo di non comprare una cosa che contiene della plastica inutile?




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Crediamo sia giusto, ma non perché lo diciamo noi, iniziare a riflettere su quanto una nostra scelta possa influire sull'intero ecosistema. Perché ciò che è giusto fare va fatto! Ma il "giusto" dovete essere voi a deciderlo e, per il bene reale di tutti, bisogna considerarci la tutela dell'ambiente.
Ci dispiace non riuscire a dare una risposta concreta, abbiamo solo supposizioni, ma niente che ci convinca realmente sul perché la mente umana si comporti così. Speriamo di essere riusciti a spiegare il più chiaramente possibile una riflessione che però semplice da spiegare non è.

Se avete delle risposte da darci saremmo più che felici di starvi ad ascoltare. La crescita è un processo collettivo.
Federico & Roberta- Viaggio Senza Plastica

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