lunedì 4 maggio 2020

PLASTICA: COS'E', CARATTERISTICHE, VANTAGGI, SVANTAGGI E SOLUZIONI PER RIDURLA

Siamo in tanti, per fortuna, a batterci per la tutela dell'ambiente, molti trattano dei cambiamenti climatici, altri dei consumi e altri ancora dell'inquinamento da plastica. Però il mondo è un insieme di interconnessioni e quindi, alla fine, lottiamo tutti per la stessa cosa, il nostro pianeta. Noi però, trattando dei danni che sta causando l'inquinamento da plastica, abbiamo deciso di andare più a fondo e capire cosa è realmente la plastica. Perché che inquina lo abbiamo capito per fortuna quasi tutti, però, essendo al centro delle nostre attenzioni è il caso di capire realmente cos'è.
Cercheremo di spiegarlo nella maniera più semplice possibile:

COS'E' LA PLASTICA?

La plastica è un materiale che non viene ricavato interamente da una sostanza presente in natura, infatti è un insieme di polimeri. Viene creata in laboratorio unendo differenti elementi, tra cui il petrolio, la cellulosa e dei gas naturali. Esistono tanti tipi di materiali plastici, ma tutti sono divisibili in due grandi gruppi ben differenti.

Ovvero, si differenziano per il tipo di reazione che hanno al calore:

- Termoplastiche: sono quelle plastiche che, una volta riscaldate e ammorbidite, possono essere lavorate e rimodellate più volte.

- Termoindurenti: sono invece quelle plastiche che, una volta riscaldate e ammorbidite, possono essere modellate solo una volta perché acquisiscono una straordinaria durezza e resistenza.





TIPOLOGIE DI PLASTICA E IL LORO UTILIZZO

Come detto in precedenza esistono tanti tipi di plastica e noi vi vogliamo mettere a conoscenza di quelli più usati. Per riconoscere che tipo di materiale plastico è usato su un determinato oggetto ci si deve affidare al logo di riciclaggio presente; lo si riconosce perché è un triangolo con dentro un numero e sotto una sigla. I numeri vanno da 1 a 7 e: da 1 a 6 sono riciclabili, i 7 no, non sono riciclabili..
Le sigle invece identificano il tipo di plastica:

1- PET (Polietilene Tereftalato): è una delle più diffuse, è usata principalmente  per le bottiglie dell'acqua, per le salse, per le bottiglie dei detergenti e per i contenitori adatti al riscaldamento degli alimenti nel forno a microonde. E' utilizzabile una sola volta, NON può essere riutilizzata. Ragazzi è importante, perché è stato provato che il PET, dopo il primo utilizzo e se conservato male, cioè ad alte temperature, rilascia nel tempo antimonio e ftalati che sono dannosi per la saluteIn particolare, nei campioni studiati, è stata trovata la presenza di una tossina detta DEHA, che si pensa possa essere cancerogena e tossica per la riproduzione e il fegato. Però almeno è facilmente riciclabile.

2- HDPE/ HDP (Polietilene ad alta densità): viene utilizzata per la produzione di borse della spesa, detergenti per la casa, succhi di frutta e tanto altro. E' considerata relativamente sicura ed è facile da riciclare.

3- PVC  (Cloruro di Polivinile): è considerata una delle plastiche più a rischio, perché contiene ftalati molto pericolosi tra cui il DEHP, che serve per renderla più resistente e flessibile. Viene utilizzata molto nell'industria delle costruzioni, ma si può trovare anche in attrezzature sportive, vaschette per contenere gli alimenti, tovaglie, tende per la doccia e salvagenti. Quindi è consigliabile evitare il più possibile l'utilizzo di questo tipo di plastica.

4- PE-LD (Polietilene a bassa densità): è considerata una delle più sicure, perché composta unicamente da carbonio e idrogeno. Viene utilizzata per i giocattoli, coperchi per barattoli, buste della spesa, bicchieri per bevande e altro.

5- PP (Polipropilene): è una plastica considerata generalmente sicura, anche se è emerso, recentemente, che in fase di produzione vengono utilizzati degli ftalati. Viene utilizzata per gli scolapasta, imbuti, vari attrezzi da cucina, bacinelle, bicchieri per take away, tappi di bottiglia, oggetti di cancelleria, innaffiatoi e altro.

6- PS (Polistirene o Polistirolo): è una plastica molto diffusa ma assolutamente da evitare, perché il suo componente principale, lo Stirene, può migrare dal contenitore all'alimento. E' risaputo infatti che lo Stirene, essendo prodotto anche dal benzene, è un elemento cancerogeno per l'uomo. Il polistirolo lo si trova nei pacchi per gli imballaggi, ma anche e soprattutto, nei contenitori per gli alimenti, come le vaschette per il gelato, quelle per le uova, contenitori per alimenti take away, piatti, bicchieri  e altro. Prediligiamo le bioplastiche e il vecchio e sano coccio.

7- Altre plastiche NON riciclabili: sono quelle plastiche considerate più pericolose per l'uomo e l'ambiente. Tra queste, la più pericolosa è il Policarbonato, un polimero a base di BisfenoloA; che è un composto chimico che simula l'azione degli ormoni femminili ed è quindi pericoloso perché distrugge l'equilibrio ormonale della persona.
Queste plastiche sono utilizzate per le bottiglie delle bevande, la fibra di vetro, scontrini, isolante termico nei materassi e cuscini e altro. Purtroppo sono molto utilizzate.





VANTAGGI

Come avete tutti potuto notare la plastica è presente più o meno in qualsiasi cosa. La si trova negli oggetti più disparati, dai giochi per bambini ai componenti elettrici. E' molto utilizzata per contenere il cibo, le bevande, è usata per gli attrezzi da cucina e per i vestiti. E' veramente ovunque! Ma tutto questo, ci teniamo a dirlo, non è sempre un aspetto negativo. Questo straordinario materiale, deve anche la sua pericolosità per l'ambiente, proprio a questa sua unicità. Infatti è così tanto utilizzato proprio perché ha delle caratteristiche che altri materiali non hanno, tra cui la resistenza, la versatilità, la leggerezza, la facilità di lavaggio e la compatibilità con gli alimenti. Sembrerà folle detto da noi, ma la plastica è un materiale veramente indispensabile e non se ne può più fare a meno, questo è oggettivo. Infatti, oltre agli utilizzi che se ne possono fare, è un materiale indispensabile proprio perché è di semplice lavorazione, in più è economico; potrà sembrare brutto detto così, ma per proteggere l'ambiente serve equilibrio in tutto, anche sul lato economico per la produzione delle aziende.


Detto ciò, ora facciamo chiarezza sul cosa va cambiato, sul qual'è il problema e come è possibile risolverlo. Perché è si un materiale indispensabile, però è anche molto inquinante.





SVANTAGGI E PROBLEMATICHE 

Ovviamente se siamo qua a scrivere tutte queste cose un motivo c'è! Non è un segreto di stato che la plastica sia molto inquinante e non ci vuole un premio Nobel per capire che bisogna cambiare per salvare noi e il nostro pianeta. Infatti l'utilizzo di tutta questa plastica, in ogni forma, tipo e dimensione sta causando seri problemi all'ecosistema e noi ne stiamo pagando le conseguenze. Ma oltre ai vari problemi ambientali che tutti abbiamo sotto gli occhi e che quindi capiamo e riscontriamo quotidianamente, c'è un aspetto che dell'utilizzo della plastica si sa poco ma che sta nuocendo, segretamente, alla salute dei consumatori. Infatti è stato ampiamente provato che alcuni tipi di plastica rilasciano, soprattutto negli alimenti e nelle bevande, sostanze che vanno ad interferire sull'equilibrio ormonale delle persone. In più alcune di queste sostanze sono anche cancerogene, infatti ci sono molti esperimenti fatti su queste tematiche e tutti denotano la pericolosità, per l'uomo e per l'ambiente, di questi materiali.





Per quanto riguarda l'inquinamento da plastica nell'ambiente lo sappiamo tutti: è evidente a tutti il danno che la plastica sta portando al nostro pianeta, con gli oceani che soffocano e gli animali che muoiono. Sono ormai quotidiani i ritrovamenti di animali con elevate quantità di plastica nello stomaco, soprattutto quelli marini che scambiano questi materiali galleggianti per cibo e lo ingoiano, compromettendo per sempre la loro vita e quella della specie intera. Tra i più famosi ci sono senza dubbio le balene, perché è tremendo vedere un animale così grosso, potente e intelligente venire ucciso da sacchi di plastica, eppure è così. E' dannatamente così! Ma come le balene, anche tutti gli altri esseri viventi marini ne risentono, infatti si trovano sempre più uccelli morti sulle coste a causa dell'ingerimento di plastica, oppure foche, tartarughe e delfini con attaccati al collo imballaggi e corde. Gli oceani sono il più grande polmone del pianeta, dobbiamo preservarli a tutti i costi.




Ma ora dobbiamo toccare un altro tasto dolente, quello del riciclo.

Il riciclo della plastica è come ben sapete un argomento molto dibattuto negli ultimi anni, perché è diventato sempre di più indispensabile riuscire a disfarsi della vecchia plastica in maniera pulita e consapevole. La raccolta differenziata è entrata in vigore già da parecchi anni e per fortuna molti di noi la stanno facendo, purtroppo però c'è veramente tanta gente che non ha la ben che minima voglia di applicarsi mezzo secondo per dividere i propri rifiuti e così getta tutto nello stesso sacco. Questo è un problema! Anche perché è stimato che non tutta la plastica che gettiamo nell'apposito secchio viene riciclata, figuriamoci se la mischiamo. In molti, perché lo sappiamo, si nascondono dietro il finto alibi che "tanto alla fine mischiano tutto. E' inutile farla.", no ragazzi, è una cazzata! La plastica viene riciclata sul serio, sta però a noi aiutare le ditte che se occupano facendogli arrivare i nostri rifiuti ben divisi e pronti al riciclo. Infatti, la plastica riciclata, può essere trasformata in combustibile o in altri materiali plastici. Purtroppo però è molto complessa la situazione del riciclo della plastica, soprattutto in quei paesi in via di sviluppo dove, vuoi un pò per ignoranza, vuoi un pò per cattiva gestione, non esiste riciclo controllato e anzi, come ci viene raccontato da Claudio Pelizzeni nella nostra intervista, nel tentativo di disfarsene si fanno paradossalmente più danni.






SOLUZIONI


Purtroppo la situazione è molto delicata e necessita prima che mai un cambiamento. Noi crediamo che, in attesa di leggi più chiare e precise da parte dei governi, sta a noi cittadini prendere in mano la situazione. Noi pensiamo che non sia giusto e saggio aspettare che qualcuno ci dica cosa fare, perché lo capiamo da soli che la situazione è grave, quindi aspettare è un errore madornale. Non ci serve una legge da parte dello stato per iniziare a fare qualcosa. Quindi chiunque dica che per cambiare serve lo stato dice una cazzata! Per cambiare ci deve essere la volontà, ci deve essere impegno, no qualcuno che ti costringa. Vogliamo essere liberi di decidere ma poi non lo facciamo e aspettiamo, mentre ci lamentiamo, che qualcuno ci dica cosa fare. Ragazzi basta scuse! Tocca agire!

Volete quindi una soluzione?

Impegnatevi ad usare meno plastica, non comprate alimenti nei contenitori, fate capire ai produttori che la roba nella plastica non la compriamo più, mandategli un segnale di cambiamento. Così saranno loro ad adeguarsi a noi e non noi a loro. Del resto è sempre stato così, le aziende si adeguano alle richieste delle persone, perché loro devono vendere per campare e noi comprare per sopravvivere, però noi possiamo scegliere che comprare. Quindi, per rendervi tutto ancora più chiaro, se non compriamo più il mandarino già sbucciato nella scatoletta di plastica, le vendite calano, quindi l'azienda non ci guadagna e quindi cambia prodotto. Aprite gli occhi, alzate il sedere e fate qualcosa per cambiare questo mondo. Si può fare!
Federico & Roberta- Viaggio Senza Plastica 

Nessun commento:

Posta un commento