Con il "libera tutti", che ha permesso a tutti gli italiani di uscire da questa quarantena, abbiamo deciso di fare chiarezza su un aspetto della nostra vita quotidiana che, secondo noi, è potenzialmente rischioso. Cioè la presenza di plastica nelle nostre città e il rapporto che quest'ultima ha con il Coronavirus Covid-19.
Premetto, non siamo ne medici ne scienziati, però abbiamo capito che c'è un po di confusione generale sull'argomento.
Premetto, non siamo ne medici ne scienziati, però abbiamo capito che c'è un po di confusione generale sull'argomento.
Abbiamo raccolto, da varie fonti di informazione, ciò che si è detto e stabilito del rapporto che il Covid-19 ha con la plastica. Proveremo a renderlo il più chiaro possibile.
Purtroppo sono mesi che combattiamo contro questo virus bastardo e probabilmente la fine della "guerra" è ancora lontana. Proprio per questo, per evitare un ritorno di contagi e per farvi riflettere sul quanto è importante prendere delle precauzioni, vi vogliamo mettere a conoscenza di questa relazione tra Covid-19 e plastica; anche perché, come bene sapete, la plastica è ovunque.
I metodi di trasmissione ormai li conosciamo tutti, per questo non staremo qua ad elencarveli di nuovo.
Dalla ricerca che abbiamo fatto sul web è emerso come la plastica sia uno degli elementi più "favorevoli" alla vita del virus, ma ora ci spieghiamo meglio:
La ricerca più attendibile in questione è quella che è stata pubblicata sull'NEJM (New England Journal of Medicine), la quale spiega che il virus Covid-19 è molto persistente sui materiali plastici; infatti, tra tutti i materiali di uso comune esaminati (cartone, acciaio, rame ecc...) la plastica è quella in cui il virus vive più a lungo tanto da poter infettare.
Infatti il vero problema non è tanto la durata in se su un materiale, quanto la relazione tra tempo e capacità infettiva.
Gli studi infatti hanno portato a confermare, parzialmente in realtà, che il virus sulla plastica ha buone capacità di infettare un essere umano in un tempo di 16 ore da momento che ci si è poggiato, ed ha una vita di alcuni giorni, probabilmente 9.
Per quanto riguarda la pulizia degli oggetti, ovviamente, valgono le solite indicazioni date dal governo e dal Sistema Sanitario Nazionale.
Ripetiamo, non siamo ne medici ne scienziati, ciò che vi abbiamo cercato spiegare, in modo semplice e chiaro, è ciò che dicono i canali di informazione.
L'unica cosa che ci sentiamo di dire è quella di stare molto attenti quando si sta in giro, utilizziamo tutte le misure di prevenzione che ci sono state indicate ed evitiamo, dopo la parziale riapertura del 4 maggio, di fare cazzate! Ci siamo tutti rotti un po le palle in questa quarantena, quindi evitiamo di tornarci, stiamo attenti e tutto si risolverà.
Federico & Roberta- Viaggio Senza Plastica
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