Nel momento in cui state leggendo questo post deduciamo che abbiate iniziato un processo di informazione e si spera di cambiamento verso un tema che purtroppo è ancora sottovalutato per la reale gravità manifestata sull'ambiente; quindi complimenti e grazie.
Detto questo vi sfidiamo a negare che anche a voi, al manifestarsi del vostro interesse nel cambiare le cose, vi abbiamo detto: "Ma non serve a niente se solo tu cambi, ci deve pensare lo stato a fare qualcosa per cambiare. Tu sei solo una goccia nel mare.", ammettetelo, vi è capitato?!
Così ci siamo messi in contatto con l'ISTAT (Istituto Nazionale Di Statistica), che è il principale produttore di statistica
ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Opera in piena
autonomia e in continua interazione con il mondo accademico e scientifico.
Ne abbiamo parlato con l'ufficio della comunicazione interna dell'Istat e abbiamo deciso, come al solito nostro, di essere diretti, semplici e senza troppi giri di parole:
Ne abbiamo parlato con l'ufficio della comunicazione interna dell'Istat e abbiamo deciso, come al solito nostro, di essere diretti, semplici e senza troppi giri di parole:
- L'ISTAT ha promosso diverse iniziative per la tutela
dell'ambiente e tra queste una per ridurre l'utilizzo delle bottiglie di
plastica tra i suoi dipendenti distribuendo oltre 2.000 borracce, può
raccontarci di più su questa bella iniziativa?
Il nostro Istituto ha da tempo deciso di sviluppare attività e
comportamenti per una maggiore sostenibilità ambientale. Sulla intranet abbiamo
un’area denominata “Green Istat” che si propone
di sensibilizzare i dipendenti sui temi ecologici, promuovere comportamenti responsabili
volti a razionalizzare i consumi e a minimizzare gli sprechi attraverso
politiche e comportamenti eco-compatibili sul posto di lavoro e, in
prospettiva, nell’ambiente domestico. L’area green ha 4 sottoaree: “raccolta
differenziata”, “iniziative a tutela dell’ambiente”, “suggerimenti per
comportamenti green” e “pratiche ecosostenibili”. In quest’ultima sezione si
ricorda, ad esempio, l’installazione
nelle nostri sedi degli erogatori d’acqua potabile per
introdurre il principio di riduzione del consumo dei contenitori di plastica,
una delle cause di inquinamento dell’ambiente. Tornando all’iniziativa delle
borracce, durante la convention di fine anno (2019), le stesse sono state
regalate ad ogni dipendente dell’Istituto (siamo circa 2.200 tra le 5 sedi
romane e le sedi regionali) evidenziando questo messaggio: “Niente più bottigliette di plastica in ufficio,
possiamo utilizzare la nostra bottiglia con il marchio Istat e personalizzarla
scrivendo il nome sull’etichetta bianca posizionata specularmente al marchio.
Per un corretto uso, ricordiamo che occorre lavarla regolarmente, non lasciare
che l’acqua al suo interno ristagni. Con queste attenzioni, possiamo dire addio
alla plastica”.
- Avete notato dei cambiamenti in azienda sull'utilizzo
della plastica?
Tutti i
colleghi hanno dimostrato grande attenzione sull’argomento. Possiamo affermare
con certezza che il nostro Istituto è “nemico” dell’uso smodato della plastica
e di tutti quei comportamenti che non rispettano l’ambiente.
- L’Istat effettua rilevazioni
sull’ ambiente?
Sul nostro
sito internet è possibile trovare una sezione dedicata alle statistiche
ambientali che toccano tanti aspetti della vita quotidiana, dai trasporti
all’utilizzo dell’acqua, passando per il risparmio energetico.
- Avete in programma altri progetti per
diminuire maggiormente l'uso della plastica?
Puntiamo a
far calare in maniera drastica l’acquisto di bottigliette di acqua minerale dai
distributori automatici che ci sono in Istituto. Sicuramente nei prossimi mesi,
ovviamente passata l’emergenza sanitaria, una pratica “green” come quella della
riduzione dell’utilizzo della plastica troverà sempre spazio nelle nostre
iniziative.
- Cosa pensa personalmente dell'inquinamento
da plastica? Cosa crede possa fare lo stato per cercare di ridurre soprattutto
l'utilizzo della plastica monouso, che è quella ovviamente che crea maggiori
rifiuti?
Come
cittadino sono favorevole a tutti i comportamenti a favore dell’ambiente.
Personalmente sono molto attento allo spreco dell’acqua, alla raccolta differenziata
e ad una ridottissimo utilizzo della plastica. Per esempio a casa abbiamo
deciso da tempo di non utilizzare più piatti e bicchieri di plastica. Anche le
verdure le acquistiamo non nelle buste di plastica. Insomma dei piccoli
accorgimenti che se fatti da tutti porterebbe il nostro pianeta a stare meglio
e di conseguenza tutti noi.
Per quanto riguarda lo Stato, secondo me potrebbe fare molto di più con campagne di informazione ed iniziative presso le scuole soprattutto materne ed elementari. In questo modo avremo i futuri cittadini di domani più consapevoli dell'importanza di un mondo pulito.
Ringraziamo l'ISTAT per la gentile concessione di questa intervista.
Speriamo vi sia servita per arricchire la vostra conoscenza e per aver magari chiarito qualche dubbio, noi siamo sempre più convinti che il cambiamento è possibile, è alla portata di tutti e si deve necessariamente fare.
Anche una goccia nell'oceano fa la differenza se cade nel punto giusto.
Federico & Roberta- Viaggio Senza Plastica
Nessun commento:
Posta un commento